venerdì 13 luglio 2012

bicicletta elettrica: Kit di elettrificazione o bici già pronta?


BiciCaffe.it
14:38 (19 ore fa)
applebike.bike.

BiciCaffeSiamo convinti che l'utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, sia la soluzione a molteplici problemi legati al tema della mobilità urbana.

Operiamo in tal senso da ormai 10 anni e siamo i primi e forse ancora gli unci in Italia a proporre mezzi di qualità.
L'orografia del territorio di molte città italiane, è tuttavia un deterrente all'uso di questo mezzo, poiché non tutti hanno le capacità fisiche per affrontare i tratti più ripidi.
Per questo motivo è fondamentale individuale prodotti in grado di affrontare le salite con efficacia, dotati di buona autonomia e di una componentistica affidabile e robusta.

Ecco cosa dicono di noi:
visualizza gli  articoli cliccando qui:

1748_425_1 Con i Kit di elettrificazione, che consentono facilmente di modificare qualsiasi bicicletta di tipo tradizionale in una a pedalata assistita, anche chi non è allenato o non più giovanissimo, potrà utilizzare la bicicletta anche in un territorio collinare come il nostro.
Poiché le biciclette elettriche rendono i viaggi più facili (non si suda) e più veloci, i brevi tragitti che molti cittadini compiono quotidianamente, saranno a portata di tutti, con evidenti benefici individuali e per la collettività.
L'incentivazione all'uso della bicicletta, specialmente in città di dimensioni ridotte e dove la maggior parte degli spostamenti consistono in pochi chilometri da percorrere, costituisce uno dei molteplici interventi possibili, mirati alla sostenibilità della città. 
Inoltre, la bicicletta è facile da parcheggiare, non è necessario assicurarla, non è soggetta ad imposte, non consuma carburante e richiede pochissima manutenzione.

La bici è un mezzo polivalente, ecologico, economico e salutare, è il mezzo ideale per muoversi in città, per andare al lavoro, per tenersi in forma, per rilassarsi, per esplorare paesaggi senza "violentarli" e stabilendo un contatto multisensoriale con la natura.


I costi per l'acquisto dei Kit saranno rapidamente ammortizzati dal minore utilizzo dell'automobile, il cui costo annuo, considerando ammortamento, manutenzione, carburante, assicurazioni e altre spese, si attesta, secondo recenti ricerche, intorno ai 4000 euro annui.


A questo punto, a fronte di un risparmio di oltre 4 mila euro è fondamentale fare alcune considerazioni:


1) non tutte le bici sono adatte ad ospitare un kit ed il fatto che una bici modificata ed elettrificata sia sicura ed a norma di legge è da verificare.


 steve_jobs_applebike_bikecafe2) E' molto probabile che un kit economico montato su una bici economica dia come risultato finale un prodotto scadente che si potrebbe tradurre in soldi buttati. Vorremmo rendere noto che il solo costo di una buona batteria è di almeno 500 €, quello di una bicicletta decente almeno 400 € e quello di un buon kit circa 1.800 €. Questi importi fanno capire che normalmente non è conveniente per chi desidera un prodotto affidabile e di qualità elettrificare la propria bici. Noi offriamo prodotti finiti di qualità, premiati e riconosciuti sul mercato europeo a partire dai 1.800,00 € (bici fornite per il bike sharing nel Parco Nazionale del Gran Paradiso).


Cocludiamo con l'anteprima del kit più facile da montare che sarà commercializzato a partire da questo autunno:


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vedi su: www.db0.it

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Siamo disponibili per qualsiasi informazione al numero 045 803 66 07



Green Line Mobility
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giovedì 25 novembre 2010

Thread interessante su bici elettrica fuori legge

Jobike è un forum nato grazie alla pazienza del titolare di Green Line Mobility che negli anni ha formato culturalmente e fornito materialmente i mezzi (le biciclette) al fondatore (Job) ed ad alcuni degli amministratori e frequentatori abituali (Elle, Antonio, CarloN, Ferronis, Dipolo e molti altri).
Dal forum di Jobike si possono estrapolare poche informazioni obiettive a fronte di una marea di notizie futili e raggirate ad hoc per favorire gli scopi commerciali intrinsechi al forum.
Il forum è frequentato prevalentemente da persone che si propongono come esperti appassionati ed elargisocono consigli e pareri apparentemente disinteressati ma basati solo su informazioni scopiazzate qua e là su internet e non supportate da alcuna esperienza effettiva.
I frequentatori assidui, sostenendosi subdolamente a vicenda fra loro, tentano di far sembrare fondato quanto scritto. Gli interventi hanno lo scopo di favorire alcuni venditori per lo più improvvisati e privi di una sede commercilale adeguata (ilSitodiEva, Florencegreenline, ecc.) con scopi molto lontani dal voler fornire informazioni corrette ed utili sulle biciclette tecnologicamente presenti sullo scenario mondiale . L'amministratore principale, Elle, con oltre 13.000 interventi alll'attivo sugli oltre 100.000 presenti nel Phorum, presta servizio ed è pagato dall'università di Napoli per fare ricerca, frequentando il forum è facile intuire come invece di occuparsi del suo lavoro, egli passi le giornate impiegando tutto il tempo a scrivere sul forum, screditando così il già tanto discusso operato dei ricercatori universitari.
I concetti presi a cuore e con fatica ed impegno sostenuti e diffusi da GreenLine Mobility sono e sono stati sistematicamente censurati e boicottati dal forum di Jobike perchè avrebbero posto la parole fine a fiumi di banalità e sciocchezze scritte in questi anni, ofuscando od annientato la bramosia di fama dei suoi sostenitori.
Quando le tesi di GreenLine arrivano indirettamente a Jobike, hanno ormai perso la loro importanza come quelle sulla campagna per le biciclette FLYER che GreenLineMobility ha sostenuto fin dal 2002 e che cominciano ad essere considerate dal forum solo ora.
Attualmente, ad esempio, si assiste al sopravvento delle biciclette KETTLER e di quelle motorizzate Bosch rispetto le biciclette FLYER questo sorpasso avviene grazie alla grande serietà e miglior rapporto qualità prezzo di Kettler rispetto a FLYER, ma Jobike di questo non fa alcun accenno, spingendo invece marchi come BH, Kalkhoff ed Helkama, prodotti abbandonati da Green Line proprio per la scarsa qualità e le numerose casistiche di problemi registrati sia sulle biciclette che dalla casa madre, dimostratasi in molte occasioni completamente inefficiente nella gestione delle garanzie ed il post vendita rimasto tutto a carico di GreenLine
Ritengo che la differenza fra Jobike e GreenLine risieda nelle chiacchiere del primo ed i fatti del secondo.
Jobike non fa nessun accenno a prodotti innovativi come le biciclette a pedalata assistita BEIXO, le biciclette da lavoro Bullitt, gli accessori intelligenti VELTOP e si perde in considerazioni che se fossero intelligentemente cernite ridurrebbero il forum a poche pagine mentre nelle condizioni attuali è un insieme infinito di banalità che non vengono cancellate per mantenere le posizioni di rilievo sui motori di ricerca.
Il thread qui segnalato è uno dei pochi, forse l'unico, degno di nota su migliaia di discussioni inutili.
Qui si vede come Jobike favorisca lo sviluppo di biciclette illegali che in nessun modo possono aiutare le iniziative sulla Mobilità Sostenibile poste in atto da Green Line Mobility.
In questa discussione si tratta di una bici fatta in casa evidenziando come un privato possa facilmente suscitare maggior interesse utilizzando tecnologie più evolute di tante biciclette prodotte industrialmente e blasonate inutilmente sul Phorum da Tino e Pixbuster, ed altri ottusi sostenitori della preistorica Firsbee.
Saluti sinceri a Ramigni, il vero fondatore di Jobike che almeno ha avuto la corretezza di "metterci la faccia".
in riferimento a: Forum Indipendente Biciclette Elettriche - la bici di Guido (visualizza su Google Sidewiki)

mercoledì 6 ottobre 2010

La Storia del Forum di Jobike


Bike Cafe


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Per celebrare il 4° anniversario del mio "carrarmatino" flyer t4, le ho montato dei "cremosi" Schwalbe Fat Frank .

Approfitto dell'evento per tirare le somme sull'uso (e abuso) che ho fatto di questa bicicletta nel corso di questi 4 anni.
Credo che se un giorno allestissimo il museo di jobike, un posto d'onore le spetterebbe di sicuro.

Carrarmatino story:

Nel giugno 2006 leggo notizie su internet che ci sarebbero delle bici elettriche svizzere capaci di affrontare qualunque salita partendo anche da fermo, contatto il distributore flyer per l'Italia, che in una domenica di settembre mi porta a casa un modello t4 e me la fa provare: amore a prima vista, firmo un assegno subito dopo il test e me la tengo!

Inizio da subito ad usarla con estrema soddisfazione per il percorso casa-lavoro per cui l'adopero tutt'ora alternandola solo a volte con la scatto fisso.
http://www.jobike.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=207


Ma voglio da subito capire fin dove ci si puo' spingere e già a novembre tento di superare i 1000 metri di dislivello con la sola batteria da 8 Ah , ed è un primo successo (quota raggiunta 1669 msm,1154 metri di dslivello)

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Il 29 dicembre 2006, l'entusiasmo delle capacità di scalatrice, mi diede il coraggio di tentare la mitologica ascesa in invernale dello Zoncolan: http://www.jobike.it/dblog/articolo.asp?articolo=10

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I test proseguirono per capire i limiti di pendenza superabile:

http://www.jobike.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=170

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http://www.youtube.com/watch?v=BbvlHOJ0fzs&feature=player_embedded




Soddisfatto delle prestazioni in salita, decisi di cimentarmi sulle distanze:

Trieste-Grado-Trieste (121 km con 8Ah)

http://www.jobike.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=158

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e percorsi su ex tracciati ferroviari come:

la Parenzana http://www.jobike.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=238

 




Seguirono tentativi di uso fuoristradistico: ad esempio su mulattiere e sentieri appenninici : http://www.jobike.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=290

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E in fine, volli provare a mettere insieme lunghe distanze e dislivelli importanti, valicando gli Appennini (130km in 7h30m con due passi montani)
http://www.jobike.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=297

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Negli anni a seguire, le preferii mezzi più specializzati in ogni settore, superiori ad essa negli usi ultraspecifici ma senza mai eguagliare la sua polivalenza (e legalità aggiungo). Fu così relegata al solo percorso casa-lavoro e per le commissioni cittadine.

Recentemente pero' è ricominciata una nuova fase di sperimentazione col tentativo di alimentare il motore a 36V !

In tutto questo lungo percorso, non ha mai avuto bisogno dell'intervento di un biciaio, mai rotto un componente (escluse le batterie), addirittura mai forato.

Capitolo batterie: una prima batteria si ruppe quasi subito e fu sostituita in garanzia, una seconda batteria addirittura esplose http://www.jobike.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=4723 , tutti i due casi dovuti a infiltrazione d'acqua imputabile alle imperizie del sottoscritto.

L'unica batteria sopravvissutta, un po' bruciacchiata dall'esplosione dell'altra e piena di ammaccature varie, è quella più vecchia, e dopo 4 anni è ancora in grado di erogare 160 Wh (appena sotto l'80% della carica iniziale) .

Tra 4 anni vi aggiorno di nuovo....